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Due note sulle Dune Buggy

Ultimo Aggiornamento: 03/06/2016 10:58
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Sesso: Maschile
03/06/2016 10:58

Una breve storia per chi fosse intetessato


[SM=g27985]



La passione per le Dune Buggy nasce quando avevo 5 o 6 anni ...e da allora fino ad oggi ho
cercato il più possibile informazioni e dettagli sul tema... tuttavia in Italia prima dell'era di Internet
praticamente finivo sempre in un vicolo cieco ( nessuno sapeva nulla a riguardo ).

Esistono diverse tipologie di deserti : ci sono quelli sassosi ( es. : Mongolia ), quelli salati ( antichi laghi
prosciugati ), artici ( ghiacci / pack ), quelli di terra dura battuta ( es. Messico ) e infine i deserti sabbiosi
con le dune ( es. Erg , Sahara ) : propriamente è in quest'ultimo luogo in cui trovano la loro vocazione
quei mezzi particolari che nell'immaginario collettivo son conosciuti come " Buggy " o " Dune Buggy ".

L'origine del termine " Buggy " ( diminutivo ) o " Dune Buggy " ( nome completo ) è di molto posteriore
alla formulazione delle prime idee riguardanti il veicolo che " tutti " conosciamo : nei primi anni del '900
le campagne militari condotte dai paesi d'Europa in Africa furono spesso un fallimento a causa dell'uso
di mezzi inadatti a solcare i deserti sabbiosi : oltre a sprofondare coi loro carichi i motori raffreddati a
liquido non resistevano alle alte temperature dei paesaggi assolati e così dopo tot chilometri le truppe
potevano contare soltanto sui dromedari. Così si dice che la Citroen fu la prima Casa ad ideare ufficialmente
dei mezzi militari fuoristrada che avessero ruote gemellate ( o tri-gemellate ed oltre ) sia all'avantreno
che al retrotreno, questo per permettere di non sprofondare nelle sabbie durante l'avanzamento ; a
volte furono ideate soluzioni a cingolo meccanico che però rendevano i mezzi molto più pesanti ed
onerosi nella manutenzione e nel consumo di carburante. Questa famiglia di veicoli non aveva ancora
un nome... come neppure lo avevano i camioncini Ford che venivano modificati dai proprietari terrieri
della California negli anni '20 per poter montare al posto delle ruote dei barili rinforzati ( botti di legno
d'acero ) a garantire al mezzo una seppur esigua coerente motricità tra le sabbie fini, senza sprofondare.



Una Citroen cingolata con ruote gemellate all'asse
anteriore, attrezzata per le traversate nel deserto


In America un'importante svolta in tal senso si ebbe dagli anni '50 con i cosiddetti " Water-pumped ",
nome che stava ad identificare un autoveicolo costruito artigianalmente in casa da privati che
- quale prototipo - si assemblava saldando varie parti di diversi mezzi : di solito si partiva con un
telaio di pick-up, un motore e trasmissione Ford e molte parti derivate da treni e trattori. Secondo
l'idea costruttiva del tempo non era importante aver prestazioni sulla sabbia ma " almeno potersi muovere
con un pò di disinvoltura ", non a caso i " Water-pumped " avevano doppio freno a mano ( per curvare
a piacere solo una ruota motrice su due - a scelta - proprio come fanno i mezzi cingolati :o ) e, vista la
quasi impossibilità di poter sterzare come si può fare sui terreni stabili e duri... le gomme all'avantreno
erano scelte molto esili al contrario delle posteriori che spesso avevano dimensioni " disumane " per
garantire galleggiamento sul terreno sabbioso e buona motricità. Questo si può dire " il primo periodo
storico delle buggy " dopo la cosiddetta " preistoria agricola / militare " sopra accennata.



Un " Water-pumped " : questi mezzi hanno sempre motore
anteriore ( di solito raffreddato a liquido ) e trazione
posteriore


I " Water-pumped " erano usati sia per scopo prettamente lavorativo sia per far gare nel deserto sia per
raggiungere località del tutto irraggiungibili dai comuni 4x4 o dalle stesse motociclette. Dai " Water-pumped "
degli anni '50 come vedremo sotto si passerà negli anni '60 alle Dune Buggy e parallelamente ai " Sand-Rails ".

Il vero " boom " dei mezzi sportivi da deserto si ebbe dal 1964 in poi quando Bruce Meyers ( Click qui per alcune
informazioni )
ideò formalmente la prima vera Dune Buggy della storia ( la Old Red Meyers Manx ) essendone
stato infatti l'ideatore. Mesi prima un certo Scott McKenzie ( non è il famoso cantautore della bellissima " S. Francisco " )
guidando ubriaco era finito fuori strada con la sua VW Maggiolino : miracolosamente rimasto indenne dopo
l'incidente si era trovato l'auto praticamente senza carrozzeria. Usandola comunque incidentata nei
tratti desertici del posto come fosse un improvvisato fuoristrada Egli aveva dato l'idea a diverse persone
di avvalersi non più dei pesanti telai di fuoristrada del periodo bensì di usare lo chassis VW ( molto più
leggero, facilmente modificabile e soprattutto interamente piatto sul fondo ). Da qui Bruce Meyers
ebbe l'ardire di crear un mezzo del tutto nuovo in scatola di montaggio avvalendosi anche dell'esperienza
maturata da coloro che fin lì avevano sperimentato le più disparate soluzioni per meglio muoversi sulle
morbide sabbie della California. Negli anni 1964 --> 1969 e a seguire abbiamo un crescente interesse a
livello mondiale per questo nuovo genere d'auto : infatti " Buggy " o " Dune Buggy " non è un Marchio nè
un Modello d'auto ( come taluni pensano ) ma bensì è il nome di una nuova categoria d'auto : la " Pulce
del Deserto " come nome rimanda sia al carattere Off-Road per i deserti sia allo stesso Maggiolino ( " Bug " )
ed alla meccanica VW spesso utilizzata sulle Buggy. Nel periodo '60 / '70 coesistevano comunque sempre
i vari veicoli che storicamente fin lì erano stati adoperati per le gare e gli spostamenti nelle sabbie : dapprima
i pesanti 4x4 modificati, poi i " Water-pumped ", poi le Dune Buggy ed infine il primo apparire dei Sand-rails che
- diciamo - altro non sono che dei " Water-pumped " alleggeriti ( spesso con meccanica VW ) e con
motore questa volta posteriore a garantire migliore motricità. Per ultime le Baja Bug chiusero la formulazione
del concetto d'epoca dei mezzi studiati per le gare nel deserto, sebbene - come per i 4x4 classici - esse
ebbero più la vocazione di solcare i terreni accidentati duri in velocità e non tanto le sabbie soffici.
Qui una foto di una Baja Bug nel vero stile " Old School " anni '60.



Qui una Dune Buggy che sale una collina
sabbiosa



Le caratteristiche proprie delle Dune Buggy che diremmo " saltano all'occhio " non sono - come erroneamente
si potrebbe pensare - collegate ad un bisogno estetico o per esser " chick " : in realtà la buggy in sè riassume
un'indole soltanto pratica : le ruote posteriori giganti a bassa pressione hanno lo scopo di poter offrire
motricità e galleggiamento sulla sabbia fine, il motore a vista e i lunghi prolungamenti degli scarichi
devono garantire massima cessione di calore ed allo stesso tempo il miglior raffreddamento possibile durante
l'avanzamento ( se si considera che nel deserto fa un caldo pazzesco ed i mezzi tengono alto il regime dei
giri per poter procedere senza sprofondare si capisce il perchè :D ), il colore vistoso della carrozzeria, la
presenza di trombe, delle alte aste con bandierina e le marmitte libere son elementi non accessori ma strumenti
d'allerta che devono segnalare la posizione del mezzo a chi lo predede e lo segue di modo che tra una
duna e l'altra un veicolo non " piombi " sull'altro dopo il salto della cresta della duna sabbiosa ; il rollbar
e il paracolpi anteriore serve per preservare le persone da urti e ribaltamenti, la slitta posteriore per
non far impennare l'auto che sovente - in caso di forti dislivelli - può procedere a sole due ruote con
l'avantreno perennemente " in alto " fintantoché si superi la duna ( nonchè per proteggere gli organi
motore ). I fanali alti alleggeriscono il peso dei parafanghi che in tal caso - a seconda della destinazione
d'uso - posson convogliare la sabbia alzata facendola volare in linea retta lontano dietro a sè senza
che vengano a crearsi dei cumuli e sedimenti nella zona interna del passaruota ( una delle prime cause
degli insabbiamenti ) oppure ( se la buggy ha i fianchi chiusi ) proteggere gli occupanti dai sassi
alzati. Il motore raffreddato ad aria ed olio presentava meno surriscaldamenti e soprattutto meno peso
rispetto ad uno tradizionale raffreddato a liquido, pochi manovellisimi e meno tubi. Il peso collocato
prevalentemente al retrotreno - dove pure è la trazione ( motore a sbalzo posteriore ) - sono necessari
affinchè durante l'avanzata l'auto non beccheggi nella sabbia ( e perciò non si impunti ) e durante
la fase del " volo " da una cresta a seguire sul fianco della duna si mantenga un assetto parallelo
al suolo : in un 4x4 tradizionale il motore anteriore, il baricentro più alto, le sospensioni morbide e
il peso drasticamente superiore vanifica ciò e dopo un salto quasi sempre il mezzo cadrà col muso
nella sabbia ribaltandosi ( la Paris Dakar è costellata purtroppo di centinaia di questi casi, a volte
risultati fatali per l'equipaggio ). Il peso piuma ( dai 480 ai 650 Kg al massimo ) consente altresì di
poter condurre il mezzo senza che sulla sabbia vengano scaricati pesi gravosi su ogni ruota. Sulle
dune non è importante avere tanti cavalli... bensì poter non sprofondare durante l'avanzamento ed
aver quel tanto di coppia che possa far muovere le ruote spostando il meno possibile la sabbia : non
a caso esistono gomme da montare al retrotreno larghe anche oltre 365 mm. e dotate di lamelle trasversali
( es. : Padla Track ) che fendono quanto basta il terreno senza scavarlo, aumentando la superificie
ove scaricare il peso e riducendo così di molto il pericolo " buca scavata... ruota fermata ". Davanti le
Buggy di solito hanno gomme molto più esili e piccole, di solito con linee longitudinali per poter indirizzare
il mezzo con meno fatica nella direzione che il volante chiama. Di per sè l'unica vera Dune Buggy è quella
" Old School " mentre al nome " Buggy " si associano mezzi di vario tipo ( es. : la Renault Buggy della Paris Dakar
ne è un esempio, come i Trophy Truck della Baja 1000 ). Questi ultimi due potremmo dire che sono dei
Sand Rails carrozzati costruiti per correre su più di una tipologia di terreno ( non solo tra le dune del deserto ).
Ci sono poi mille altri mezzi come gli ATV , gli UTV, i Trike, le motoslitte da sabbia, le moto con gomme
maggiorate ecc. ec. ecc. . Sulla sabbia fine occorre un mezzo leggero, smaccatamente sovrasterzante
e possibilmente dotato di gomme a bassa pressione che abbiano grande superfice di contatto con pesi
al retrotreno : questo determina una maneggevolezza uniche anche nei rapidi cambi di direzione. Il baricentro basso
offre poi indubbi vantaggi sulle dune ripide da superare.

In Italia Mario Zodiaco ( fondatore del Motor Show, tra l'altro ) è stato il primo importatore ufficiale di Dune Buggy
( dal 1970 in poi ) dopo di che abbiamo, per circa 5 anni, un fiorire di molti Marchi Italiani di Buggy che si son sempre
basati sull'idea " Old School " : ricordiamo tra i molti l'Autozodiaco, l'Automirage, la Sicra, la Greppi, la ATL, la Puma,
la Giannini, la Balancier, la Bertone ecc. . In Italia ogni Dune Buggy era immatricolata a tutti gli effetti quale prototipo
ed auto unica, non a caso all'epoca occorreva ripunzonare il telaio e creare un libretto apposito. In poco tempo
purtroppo si impedì ai prototipi di circolare sulla strada e tutte le Case Italiane di Buggy ahimè dovettero chiudere.
Ci furono in tutto circa 3.000 immatricolazioni ed all'oggi si contano meno di 500 esemplari di Buggy ancora esistenti.
In Italia deserti non ce ne sono... e le zone sabbiose marine sono relativamente poche : taluni nel tempo hanno usato
le Buggy anche come fuoristrada tout-terrain sebbene questo mezzo abbia in contesti off-road montani lo stesso
impaccio che avrebbe un 4x4 classico nel tentar di solcare le soffici sabbie desertiche. Le buggy nascono per impennare
e non per procedere a passo d'uomo, si potrebbe dire : un ambiente con date qualità paesaggistiche chiede impostazioni
off-road dedicate ; " le sabbie del tempo " si può dire che abbiano cancellato in parte la storia delle dune buggies ma,
come pure le Piramidi... esse restan sempre vive chiedendo di essere riscoperte.


www.youtube.com/watch?v=NRCJFdIxFYA

www.youtube.com/watch?v=3Ka0QkynaQ0


Come si assemblava una Buggy ? I casi erano due : o si comperava per ca. 700 mila Lire il kit di assemblaggio e da soli
si provvedeva a montare il mezzo oppure... si commissionava la Buggy presso la Casa Costruttrice ( piccole officine che
montavano l'auto costruendo artigianalmente i pezzi necessari ( per ca. 1.400.000 Lire ). Bisognava infatti comperare
un Maggiolino usato, togliere la carrozzeria, accorciare il pianale di alcuni centimentri ( a seconda dell'allestimento
scelto ), montare la carrozzeria in vetroresina con il motore a scelta, le gomme a scelta ( a volte di Formula 4 o
Formula 1 ) e così via. In Italia le Dune Buggy si son conosciute anche grazie al bel film di Bud Spencer & Terence Hill
" Altrimenti ci arrabbiamo " dove compare più volte una coppia di Puma Gatto Spiaggia allestite appositamente per le
riprese con tanto di fari supplementari, specchio retrovisore a grandangolo, motore Porsche, gomme da Formula 1 ( Click qui ).
Molte Buggy erano usate nelle gare di slalom e sui circuiti misti, quelle elaborate in accelerazione avevano prestazioni
nettamente superiori alle granturismo del periodo. Su una Dune Buggy bastano 120 cavalli e, in prima, la piccola Pulce
del deserto impenna ;) ( Click qui ) . Un motore Corvair da 180 cavalli portava una buggy a 200 Km/h. in soli 11 secondi di tempo.

In Italia il " boom " di questi mezzi si ebbe dal 1971 al 1980 circa.





Rossa...con la cappottina gialla !


Questi mezzi ai raduni sono molto rari, le persone in genere ne disconoscono le caratteristiche e tra l'altro una bibliografia
in Italiano risulta pressoché assente.



Segnalo il raduno ufficiale di Dune Buggy Italiano, qui : click qui .


Qui un bel video d'epoca : [url]https://www.youtube.com/watch?v=DxTDc8hm67Y :D
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